Scuola
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Festival de "La Città ideale - dialoghi a Palmanova"
Teatro G. Modena via Dante, 16


giovedì 25 settembre ore 18.30 -

giovedì 25 settembre ore 18.30 - Legacoop

giovedì 25 settembre ore 18.30 - Michela Vogrig

giovedì 25 settembre ore 21.00
Ezio Mauro entra nel mondo della carta stampata nel 1972 collaborando con la “Gazzetta del Popolo” di Torino, occupandosi soprattutto del terrorismo nero degli anni di piombo. Nel 1981 passa a “La Stampa”, dal 1988 lavora per “la Repubblica”. Nel 1990 torna a “La Stampa” assumendo l'incarico prima di condirettore, poi di direttore. Nel 1996 diventa direttore de “la Repubblica”, svolgendo questo ruolo fino al 2016. Ha collaborato con Zygmunt Bauman nella scrittura di La felicità della democrazia. Un dialogo (Laterza, 2011) e Babel (Laterza, 2015). È autore, tra gli altri, anche di L'anno del ferro e del fuoco. Cronache di una rivoluzione (Feltrinelli, 2017), L'uomo bianco (Feltrinelli, 2018), Anime prigioniere (Feltrinelli, 2019), Liberi dal male (Feltrinelli, 2020), Lo scrittore senza nome (Feltrinelli, 2021), La caduta. Cronache dalla fine del fascismo (Feltrinelli, 2023), La mummia di Lenin (Feltrinelli, 2025).
giovedì 25 settembre ore 21.00
Fabio Turchini, scrittore, docente formatore, autore teatrale. Di estrazione filosofica, specializzato in discipline a indirizzo psicologico (PNL; Paul Watzlawick), ha sviluppato agli albori una significativa esperienza nella realtà psichiatrica triestina espressione dell’eredità di Franco Basaglia. Già docente presso il Politecnico di Milano nel Master Universitario “Interior Retail Design and Management” è autore affermato di racconti e performance di Teatro d’Impresa

venerdì 26 settembre ore 18.00
Luca Mercalli presiede la Società meteorologica italiana, ha fondato la rivista «Nimbus», ha pubblicato monografie su clima e ghiacciai delle Alpi e come giornalista scientifico in 35 anni ha firmato migliaia di articoli su «la Repubblica», «La Stampa», «il Fatto Quotidiano»; ha tenuto oltre 3000 conferenze e collaborato a programmi tv Rai (Che tempo che fa, TGR Montagne, Scala Mercalli) e Radiotelevisione svizzera italiana. È Ambasciatore del clima dell'Unione Europea ed è stato consigliere scientifico di ispra. Ha insegnato Sostenibilità ambientale all'Università di Torino (SSST) e all'Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Con Einaudi ha pubblicato Viaggi nel tempo che fa (2010), Non c'è piú tempo (2018 e 2019), Salire in montagna (2020) e Breve storia del clima in Italia. Dall'ultima glaciazione al riscaldamento globale (2025).

venerdì 26 settembre ore 18.00
Renato R. Colucci è ricercatore all'Istituto di Scienze Polari dal novembre 2020. Ha conseguito un Master in Geologia (2009) e un PhD in Scienze Ambientali (2013) durante il quale ha affinato le sue competenze presso lo University Center in Svalbard (UNIS). Lavora al CNR dal 2001 dopo aver lavorato nello staff tecnico dell'Istituto Talassografico di Trieste (2001-2004) e presso l'Istituto di Scienze Marine (2004-2020) nel Gruppo di Ricerca Clima e Paleoclima. Dal 2015 è anche Professore a contratto di Glaciologia presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell'Università degli Studi di Trieste.
La sua ricerca è incentrata sulle interazioni tra la criosfera (ghiacciai, permafrost, grotte di ghiaccio) e il clima, dalla fine dell'ultimo massimo glaciale all'Olocene. Gli argomenti chiave della sua attività di ricerca sono la geomorfologia glaciale e periglaciale, la glaciologia, il monitoraggio meteorologico / climatico con particolare attenzione alle aree alpine di alta quota, la geologia del quaternario, i depositi di ghiaccio nelle grotte. Ha preso parte a diverse spedizioni scientifiche in Antartide (2015 e 2016) con il British Antarctic Survey, in Pakistan-Karakorum (2013) e nelle Ande cilene (2012). Nel 2014-2017 è stato membro del Consiglio Direttivo della European Meteorological Society.

venerdì 26 settembre ore 21.00
My name is Nina, Con Graziella Vendramin, voce, percussioni; Valerio Marchi, voce narrante; Alessandro Scolz, tastiere; Romano Todesco, contrabbasso; Emanuel Donadelli, batteria. produzione e collaborazione in collaborazione con Euritmica
Uno spettacolo per raccontare con parole, musica e immagini una parte di Nina Simone poco conosciuta ai più. Il ritratto di una donna, artista e combattente, tra brani originali e pezzi scritti da altri autori, che Nina cantava nei suoi innumerevoli concerti in tutto il mondo, durante una vita forsennata, difficile, piena di sfruttamento, solitudine e disagio interiore. L’icona del jazz nell’epoca delle battaglie per i diritti civili
In collaborazione e produzione Euritmica
sabato 27 settembre ore 11.00 Salone d'Onore Palazzo municipale
La ricerca svolta dagli Studenti del Liceo Carducci Dante di Trieste si intitola La scuola nel mirino. L'attentato del 1974 alla scuola slovena di San Giovanni a Trieste ed è stata pensata per sottoporre all’attenzione della commissione giudicatrice un episodio – l’attentato in questione rivendicato dagli ambienti del neofascismo – che si collocò nella lunga scia di episodi legati alla strategia della tensione. L’elaborato si fonda sulle pubblicazioni giornalistiche dedicate a quei fatti, su quattro interviste realizzate dal gruppo di ricerca, su una selezione della letteratura storiografica e sull’esame della documentazione giudiziaria disponibile on line. L’idea della ricerca è stata concepita per proporre alle istituzioni di Trieste la realizzazione di una targa che permetta di restituire alla memoria collettiva l’attentato: pur senza fare fortunatamente vittime, quell’esplosione ha colpito la comunità slovena di Trieste, ma oggi non c’è nulla nella scuola colpita che ricordi quella vicenda. La premiazione è avvenuta venerdì 9 maggio nel corso di una cerimonia svolta a Montecitorio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei Presidenti di Camera e Senato, della Presidente del Consiglio, del Presidente della Corte costituzionale, di numerosi ministri e parlamentari e dei rappresentanti delle Associazioni delle vittime del terrorismo. Ricerca realizzata da Giovanna Bulli, Sara Elsa Gherbaz, Alessandro Grube, Laura Levi, Ilaria Nadale ed Elena Stebel. Supervisione curata dal prof. Gabriele Donato

sabato 27 settembre ore 16.00
Alberto Pellai, è un Medico, Psicoterapeuta dell’età evolutiva, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, PhD in Sanità Pubblica e ricercatore presso il Dip. di Scienze BioMediche dell’Univ. degli Studi di Milano. E’ stato post-doctoral fellow al comitato nazionale statunitense di prevenzione dell’abuso all’infanzia di Chicago nel 1992-93. Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la Medaglia d’argento al merito in Sanità Pubblica. Ha pubblicato molti libri per docenti e genitori, tra i quali: “Tutto troppo presto”, “L’età dello tsunami”, “La vita accade”, “La bussola delle emozioni”, “Ragazzo mio”, “Io gomitolo, tu filo”, “Allenare alla vita” (editi da De Agostini e Mondadori), tutti diventati best seller. Ad oggi, i suoi volumi di educazione emotiva e prevenzione sono tradotti in più di quindici nazioni.
Collabora stabilmente come divulgatore scientifico con molte testate nazionali. Dal 2010 è responsabile della rubrica Essere genitori, che tutte le settimane lo vede dialogare con i lettori di Famiglia Cristiana. Sui social ogni giorno viene letto da più di 220.000 persone.

sabato 27 settembre ore 16.00
Luca Grion è docente presso l'Università degli Studi di Udine di Filosofia Morale. È stato direttore del Centro Studi Jaques Maritain e ha diretto "Anthropologica. Annuario di studi filosofici". I suoi interessi vertono sui temi della metafisica classica ai quali affianca l'attenzione per la riflessione etica e per l'antropologia filosofica. Numerose le sue pubblicazioni per Mimesis e Erikson, l'ultimo libro (S)confini. La lotta delle donne per l'inclusione sport. Tra le sue opere: Rivelazione e conoscenza (con Giovanni Grandi, Rubettino, 2007), Persi nel labirinto. Etica e antropologia alla prova del naturalismo (Mimesis, 2012), Anthropologica. Annuario di studi filosofici (La scuola, 2012). La filosofia del running (Mimesis, 2019). Chi ha paura del postumano? Vademecum dell'uomo 2.0 Mimesis, 2021; Il senso dello sport. Valori, agonismo, inclusione Mimesis, 2022; Orizzonti sportivi. Epos, ethos, paideia, polis AVE, 2023

sabato 27 settembre ore 17.00
Stefano Mancuso insegna Arboricoltura generale e coltivazioni arboree all’Università di Firenze ed è direttore dell'International Laboratory of Plant Neurobiology (LINV). È uno dei mebri fondatori dell’International Society for Plant Signaling & Behavior, e accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili. Tra le sue pubblicazioni Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale (Giunti Editore, 2013, con Alessandra Viola), Uomini che amano le piante (Giunti Editore, 2014), Botanica. Viaggio nell'universo vegetale (Aboca Edizioni, 2017), Plant revolution (Giunti Editore, 2017), L'incredibile viaggio delle piante (Laterza 2018), La nazione delle piante (Laterza 2019), La tribù degli alberi (Einaudi, 2022), Fitopolis, la città vivente (Laterza, 2023), La versione degli alberi (Einaudi, 2024).

sabato 27 settembre ore 17.00
Gioia Meloni giornalista. Ha diretto la Struttura Programmi in lingua italiana e friulana della sede Rai FVG. Come redattrice e conduttrice della TGR ha collaborato alle rubriche Il Settimanale e Est-Ovest. Ha realizzato reportage radiofonici e documentari televisivi di indagine sociale sulle migrazioni, la psichiatria, le nuove povertà. Si occupa di diritti, disuguaglianze, rispetto degli animali e dell’ambiente. Per molti anni curatrice dell’edizione italiana di Alpen Donau Adria, primo magazine televisivo transfrontaliero delle emittenti pubbliche dell’Europa centro orientale. Il suo lavoro “Porrajmos. L’olocausto dimenticato” è stato insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica.

sabato 27 settembre ore 18.00
Milena Gabanelli, giornalista italiana (n. Nibbiano, Piacenza, 1954). Laureata in Storia del cinema, dal 1982 ha iniziato a lavorare come freelance per la RAI in programmi d’attualità. Collaboratrice dal 1989 di Speciale Mixer, è stata inviata di guerra nella ex Jugoslavia, in Birmania, Cambogia, Vietnam, Mozambico, Somalia e Cecenia. Nel 1994 è stata scelta come conduttrice di Professione reporter (programma sperimentale basato su reportage realizzati da neo-videogiornalisti) e nel 1997 è passata a Report, che ha condotto fino al 2016. Ritenuta l'iniziatrice in Italia del videogiornalismo, La giornalista ha iniziato a realizzare i suoi servizi senza l’ausilio di troupe, introducendo così in Italia il videogiornalismo (1991); in seguito ha teorizzato il metodo, insegnandolo in diverse scuole di giornalismo. Nel 2017 ha rassegnato le dimissioni dalla RAI e dallo stesso anno collabora con Il Corriere della sera e partecipa a trasmissioni di approfondimento di La7. Insignita di importanti riconoscimenti quali il Premio I. Alpi (2002) e il Premio internazionale G. Falcone - P. Borsellino per l'impegno sociale (2013), tra le sue pubblicazioni occorre citare: Brigitte Bardot (con A. Mattirolo, 1983); Le inchieste di report (2005); Cara politica. Come abbiamo toccato il fondo (con G. Boursier, S. Giannini e B. Iovene, 2007); Ecofollie. Per uno sviluppo (in)sostenibile (con P. Mondani, S. Ranucci, P. Riccardi, 2009); Codice rosso. Come la sanità pubblica è diventata un affare privato (con S. Ravizza, 2024).

sabato 27 settembre ore 18.00
Paolo Mosanghini, giornalista, per il Gruppo NEM è vicedirettore del Messaggero Veneto. Si è laureato in Sociologia con indirizzo Comunicazione e mass media all’Università Carlo Bo di Urbino. Con Gaspari Editore ha pubblicato: (S)badanti (2017) e Tre vedove quasi inconsolabili (2020).

sabato 27 settembre ore 16.00
Vanessa Roghi è storica e autrice di programmi di storia per Rai Cultura. Bodini Fellow presso l’Italian Academy della Columbia University dal 2020 al 2021, è una ricercatrice indipendente. Ha scritto, tra gli altri, La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole (2017), Piccola città. Una storia comune di eroina (2018), Lezioni di Fantastica. Storia di Gianni Rodari (2020),Il passero coraggioso. «Cipì», Mario Lodi e la scuola democratica (2022) per Laterza e Voi siete il fuoco. Storia e storie della scuola (2021) per Einaudi Ragazzi. Ha pubblicato per Mondadori Eroina. Dieci storie di ieri e di oggi (2022) e per Sellerio Un libro d’oro e d’argento. Intorno alla Grammatica della fantasia di Gianni Rodari (2024).

domenica 28 settembre ore 16.00
Martina Delpiccolo è critica letteraria, collabora con Messaggero Veneto, Il Piccolo e altre testate. Insegna scrittura creativa ed è autrice del caso letterario Una voce carpita e sommersa. Bruna Sibille-Sizia (Kappa Vu 2019). È direttrice artistica del festival letterario La Notte dei Lettori di Udine

domenica 28 settembre ore 17.00
Armando Spataro magistrato dal 1975 e ha sempre lavorato alla Procura della Repubblica di Milano, dove dal 2003 è Procuratore Aggiunto. Dal 1998 al 2002 è stato componente del Csm. Si è occupato di terrorismo interno, di criminalità organizzata e mafia, di terrorismo internazionale. È autore di saggi e di pubblicazione di carattere scientifico in materia di criminalità organizzata e terroristica, di tecniche investigative e procedura penale. Molto sportivo, in passato ha avuto esperienze agonistiche in nuoto e pallanuoto (serie B) nella Rari Nantes Taranto; negli ultimi anni ha corso ben nove maratone, per due volte quella di New York, poi a Boston, Praga, Parigi, Roma.

domenica 28 settembre ore 17.00
Gianpaolo Carbonetto giornalista, ha lavorato per quasi quarant’anni al Messaggero Veneto. È titolare del blog Eppure... Collabora con la Trentino School of Management di Trento e con la Fondazione Dolomiti Unesco ed è referente provinciale di Articolo21. La sua ultima pubblicazione: Virus il grande esperimento (con U. Morelli, KappaVu 2020).

Domenica 28 settembre ore 18.00
Anna Foa storica di grande rilievo, già docente di Storia moderna presso l'Università "La Sapienza" di Roma, e figlia di Vittorio Foa, uno dei padri fondatori della Repubblica, e di Lisa Giua, ex partigiana e collaboratrice di Palmiro Togliatti. Fin dall'infanzia ha avuto rapporti stretti con l'ebraismo, ma si è 'convertita' formalmente dopo i 40 anni, dopo un lungo periodo di preparazione e di approfondimento dei sacri testi, che è stato accompagnato da Elio Toaff, figura-simbolo dell'ebraismo romano negli ultimi decenni. Anna Foa si è occupata di storia della cultura nella prima età moderna, di storia della mentalità, di storia degli ebrei europei, di geografia degli insediamenti ebraici in Italia. Con Anna Bravo è tra le maggiori studiose della condizione femminile nella Shoah. Tra le sue pubblicazioni: Ateismo e magia; Giordano Bruno; Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti; Andare per ghetti e giudecche; Cicerone o il Regno della parola (con V. Pavoncello); Andare per i luoghi di confino. Per Laterza è autrice, tra l’altro, di: Ebrei in Europa. Dalla Peste Nera all’emancipazione XIV-XIX secolo; Diaspora. Storia degli ebrei nel Novecento; Portico d’Ottavia 13. Una casa del ghetto nel lungo inverno del ’43; La famiglia F.; Gli ebrei in Italia. I primi 2000 anni.

domenica 28 settembre ore 18.00
Francesco Della Puppa è professore associato di Sociologia generale presso il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha conseguito il suo dottorato in Scienze sociali presso l’Università di Padova. Svolge attività di ricerca e insegnamento nell’ambito delle migrazioni internazionali e dell’asilo, delle famiglie immigrate e del ricongiungimento familiare, della costruzione sociale del genere e delle trasformazioni della mascolinità nell’esperienza migratoria, delle trasformazioni del lavoro e del terziario digitalizzato, delle onward migration e della «diaspora bangladese» in Europa. È interessato alle scienze sociali a fumetti e all’ethno-graphic novel ed è impegnato a stringere relazioni accademiche, scientifiche, sociali, umane con Cuba.

domenica 28 settembre ore 21.00
La Resistenza delle donne
Reading teatrale tratto dal libro La Resistenza delle donne di Benedetta Tobagi (Einaudi, 2022). Testo vincitore del Premio Campiello 2023
Lo spettacolo dà voce e volto alle donne che furono protagoniste della Resistenza: prestando cure, combattendo in prima persona, rischiando la vita. A partire da una selezione di immagini fotografiche (individuate in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza di Torino) e attingendo alla memorialistica e alle testimonianze, Benedetta Tobagi fa rivivere le storie di quelle donne troppo spesso dimenticate, in un reading teatrale che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile.
Con Benedetta Tobagi, voce narrante; Susanna Gozzetti, letture; Giulia Bertasi, fisarmonica; Lorenzo Pavolini, regia